Ho sempre seguito con grande attenzione e passione le vicende degli Internati Militari Italiani nei lager, per esperienze personali, sia per motivi di studio e soprattutto grazie alle letture che mi hanno profondamente coinvolto. Questo tema continua ad appassionarmi e so che sarà sempre così. Per questo, chiunque voglia pormi domande o segnalarmi notizie riguardanti gli I.M.I. – come eventi, incontri, pubblicazioni di libri e altre iniziative – è il benvenuto. Desidero rimanere in contatto con il mondo degli ex internati e con tutti coloro che condividono questo interesse, perché è un legame che sento ancora forte. Negli ultimi anni ho collaborato con l’Associazione Nazionale Ex Internati di Roma, ma di recente ho scelto di lavorare da casa, organizzandomi con il mio computer personale. Se siete alla ricerca di informazioni sugli ex internati – che purtroppo oggi sono rimasti in pochissimi – potrete trovare alcuni documenti qui sul mio blog, oltre a riferimenti sulla documentazione conservata nella biblioteca dell’Associazione. Grazie, Maria
Come presidente NPI Melegnano ho ricevuto una richiesta di amicizia facebook a firma Maria Trionfi. Dopo aver risposto positivamente, onorato dalla richiesta, mi sono chiesto se fosse QUELLA Maria Tironfi. Glie ne chiedo conferma: in caso affermativo, le confermo di essere onorato della richiesta; in caso negativo, la prego di considerarmi un collega “cultore” della storia di quel periodo storico tanto buio quanto luminoso per il contributo fornito da suo padre (come il mio, fucilato dai fascisti in Piazzale Loreto a Milano il 10/8/44) alla libertà e alla democrazia del nostro Paese che sembra aver scordato quella lezione.
Fraterni saluti
Sergio Fogagnolo
Codesto articolo mi trova senza dubbio d’accordo. Generalmente il blog http://www.mariatrionfi.it è postocompletamente bene, lo leggo sempre.
Bel lavoro davvero, a presto.
un post collegato è disponibile a questo collegamento
Sono il pronipote del Generale Giuseppe Pagliano che era nella colonna dei generali nella quale fu trucidato suo padre.
Ho trovato una sua deposizione davanti ai Carabinieri di Torre del Greco dove era sentito in ordine ad un processo che era in corso in Germania contro il presunto autore della strage, un maggiore delle SS.
Se vuole posso inviargliela (unitamente ad altri suoi scritti sul punto).
Domenico Zeuli
Buongiorno,
sono il nipote del Generale C. A. Gervasio Bitossi, catturato nel comando del II Corpo d’Armata a Siena nel settembre del 1943, imprigionato nell’OffizierLager 64Z di Schokken (Posen). Partecipò alla tragica marcia del gennaio 1945 e rientrò in Italia nell’ottobre dello stesso anno. Un suo profilo, ma soprattutto dedicato al suo ruolo nella trasformazione dell’arma di cavalleria in carrista, è in:
N. Pignato, A. Rosati, Gervasio Bitossi: primo comandante della cavalleria carrista, “Studi Storico-militari 2004”, Stato Maggiore dell’Esercito. Ufficio Storico, Roma 2007, pp. 5-95.
Purtroppo non avuto modo di conoscerlo direttamente ma ricordo con chiarezza il racconto di mia madre, Anna Maria, sui ricordi di prigionia del nonno. Erano soprattutto sulla marcia e sui prigionieri che cadevano stremati e dapprima venivano colpiti con il calcio dei fucili e poi finiti.
Della sua permanenza a Schokken dovrei avere alcune lettere spedite alla famiglia e la catinella in alluminio che ebbe in dotazione e portò con se al rientro.
Condivido pienamente e ammiro la sua dedizione a questa importante e giusta attività. In primo luogo aiuta la capacità di fare storia, cosa di cui abbiamo un gran bisogno, visti i recenti episodi iconoclasti.
Gentile Signora,
sono un docente neopensionato di storia all’Università degli Studi di Milano, e sto concludendo un lavoro sugli IMI. La mia domanda a bruciapelo è: Suo padre l’8 settembre 1943 (di ritorno dalla licenza)raggiunse Pylos-Navarino o fu catturato dai tedeschi prima di giungervi? Grazie della Sua attenzione. Dario Borso
Da Joselito Scipione ho ricevuto l’informazione sul padre Suo. Io ho scritto un libro sui IMI, “Zerrissene Leben” che purtroppo finora non è uscito in Italiano.
Saluti Hans-Herbert Holzamer